Di lana fresca o di cotone, intrecciato quanto le nostre vite e i pensieri contorti del cuore. Beige, nero, multicolor. Magari a righe o a fantasia. Per quelle che lo rubano al proprio fidanzato e fanno bene, così risparmiano. Per tutte le nostalgiche del tipo -non esistono più le mezze stagioni-. Per quelle che l’unica cipolla che conoscono è una stratificazione magistralmente studiata e ricercata di t-shirt-cardigan-giacca. Per le nostre nonne che -mettilo un giacchino che ti raffreddi-. In nome di Coco, che ne ha fatto emblema e vanto attorcigliando fili di bouclè ad un idea, perché l’avanguardia, quella vera, sta nell’eternità dello stile, e ciò che è moderno davvero non è la novità, semmai è quello che non passa mai di moda. Per tutte le geishe de noartri che amano il giappo, si nutrono di sushi e si infilano dentro kimono-cardigan di seta. Per coloro che lo preferiscono lungo e complice, a mentire sui troppi cucchiaini di nutella e i big-mac ingurgitati nascoste dal grigiore dell’inverso scorso. Per tutte quelle che si strizzano e lo strizzano in una cintura cuoio, agganciata e poi annodata. E lo indossano senza sbagliare un colpo, con shorts, mini-dress e tutte le circostanze fortuite che -non so che metterci sopra-. E per le altre volte, forse troppe, in cui lo appendiamo ad una borsa che teniamo sottobraccio, perchè gli uomini non sono più quelli di un tempo e non ci pensano neanche a cederci la giacca.
Per questi e per tanti ovvi motivi: compratevelo un cardigan. Che vi può tornare utile.
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